Elastici, resistenti e duraturi, i sistemi impermeabilizzanti liquidi sono sempre più utilizzati negli interventi di impermeabilizzazione delle terrazze. Grazie al basso spessore impiegato,
Vediamo insieme le quattro principali fasi di verifica/controllo della superficie oggetto dell’impermeabilizzazione:
Pendenza e planarità: Sebbene gli impermeabilizzanti liquidi di buona qualità siano resistenti ai ristagni d’acqua, per poter garantire un corretto deflusso delle acque meteoriche, è necessario garantire una pendenza del sottofondo pari al 1,5 %, raccordando scarichi e dettagli al sistema impermeabile. Inoltre, è utile valutare che il sottofondo sia planare, evitando la creazione di avvallamenti.
Le parti su cui è importante concentrare l’attenzione, oltre alla superficie nella sua globalità, sono sostanzialmente tre: gli spigoli, i giunti e i bocchettoni. Prima di poter procedere con la stesura vera e propria del prodotto liquido impermeabilizzante è necessario analizzare:
Spigoli: A causa della concentrazione di sollecitazioni e quindi di potenziali movimenti, gli spigoli risultano essere tra i punti fondamentali da rinforzare nelle impermeabilizzazioni. I sistemi liquidi sono provvisti di apposite “bandelle”, spesso autoadesive, che vengono applicate a cavallo dello spigolo, garantendo la continuità dell’impermeabilizzazione.
2-
Giunti: analogamente a quanto descritto per gli spigoli, a causa delle dilatazioni portate dal sottofondo, i giunti sono elemento critico per la continuità del manto impermeabile. Allo scopo di creare un ponte elastico, vengono predisposti sistemi di bandelle o fasce per dare continuità. Solitamente le bandelle prefabbricate utilizzate per la realizzazione dei giunti vengono poste in opera mediante il prodotto stesso, applicato a pennello o rullo nell’area immediatamente adiacente al giunto da trattare e facendola aderire inglobandola nella resina.
3-
Bocchettoni e/o corpi passanti: in copertura sono sicuramente presenti o da prevedere bocchettoni per lo smaltimento delle acque meteoriche. Inoltre, potrebbero esserci impianti, cavedi, sfiati e tubazioni varie costituenti corpi passanti l’impermeabilizzazione. Per garantirne la continuità sarà necessario trattare questi punti con idonei accessori, autoadesivi o incollati con specifici materiali.
omogeneamente steso il prodotto. La seconda mano di impermeabilizzante liquido, da posarsi rispettando i tempi di asciugatura che ogni produttore indica in scheda tecnica, verrà posata analogamente alla prima, coprendo completamente l’armatura di rinforzo. Vi sono alcune eccezioni, indicate nelle schede tecniche del produttore, nelle quali i prodotti possono essere utilizzati in mano unica o con doppia mano “fresco su fresco”.
ESERCIZIO ECONOMICO
Dopo queste considerazioni, indispensabili per caratterizzane nei dettagli queste tipologie di intervento, possiamo valutare una situazione “tipo” e fare un esercizio per indicare un costo medio al metro quadrato di un intervento ideale:
Costo operazione € = 70 / 84
Costo operazione € = 600 / 840
Costo a mq: min € 72,00 max € 98,00
N. bocchettoni = 1
Costo operazione € = 265 / 420
Costo a mq: min € 43,00 max € 62,00
Per le pavimentazioni soggette ad alto calpestio è anche disponibile il Windeck, il Sistema liquido trasparente particolarmente adatto per le pavimentazioni ad alto calpestio. Posa in mano unica.
previsti = 14
Fornitura e posa del fazzoletto e delle bandelle autoadesivi specifici
Costo operazione € = 420 / 600
WINKLER HEADQUARTER