Consigli per RIPARARE UNA MEMBRANA BITUMINOSA DANNEGGIATA:
Sigillanti adesivi senza solventi, paste livellanti, membrane bituminose a base acquosa, membrane liquide che riflettono i raggi del sole sono solo alcuni dei prodotti più innovativi per la ristrutturazione e la protezione delle guaine impermeabilizzanti danneggiate.
L’azione impermeabilizzante delle membrane bituminose posate sui tetti piani è soggetta alle escursioni termiche (cicli gelo-disgelo), all’azione delle intemperie (pioggia, vento), dei raggi U.V. e alle sollecitazioni meccaniche, tutti elementi che concorrono a minare la tenuta del materiale impermeabilizzante, compromettendo la natura del rivestimento sino a creare crepe, fessurazioni e favorendo così l’azione implacabilmente dannosa dell’acqua.
I punti tradizionalmente più vulnerabili delle impermeabilizzazioni eseguite utilizzando la guaina bituminosa con posa a fiamma sono le saldature di testa e quelle laterali, ma occorre anche considerare l’azione dell’acqua stagnante che spesso è composta da elementi acidi che, con il tempo, possono corrodere il manto bituminoso. Il risultato è il distacco di qualche saldatura, la formazione ci crepe e di buchi, tutti elementi che concorrono a l’impermeabilizzazione che perde la sua uniformità e continuità, e quindi la sua efficacia.
Un’attenta verifica e manutenzione periodica dei tetti piani rende possibile la riparazione delle parti danneggiate delle membrane, ma è anche l’occasione per prevenire gli effetti destabilizzanti del manto impermeabile sopra descritti, attraverso tipologie di intevrenti che rendono la superficie dei tetti piani perfettamente impermeabilizzata e protetta nel tempo. La moderna tecnologia, infatti, offre per questi tipi di applicazioni soluzioni innovative e altamente performanti. Si tratta di prodotti che non si limitano a proteggere la funzione impermeabilizzante delle membrane bituminose, ma svolgono anche una preziosa azione riparatrice dei manti ammalorati.
Fra i molteplici casi di intervento per la riparazione delle membrane danneggiate, quando per esempio è necessario regolarizzare e ripristinare le pendenze dei supporti bituminosi, siano essi composti da membrane bituminose lisce o ardesiate, si potrà utilizzare una pasta livellante pronta all’uso di facile lavorabilità, meglio se monocomponente, a base di bitumi e a base acqua. Un prodotto che possa anche essere utilizzato per la realizzazione di gusce di raccordo sugli angoli parete- pavimento del tetto. Per la sigillatura dei giunti di sovrapposizione nella posa a freddo di membrane bitume polimero è invece consigliato l’utilizzo di sigillanti adesivi a base di bitumi e di polimeri di altissima qualità.
I nuovi prodotti a disposizione degli applicatori specializzati consentono di intervenire efficacemente sulle vecchie pavimentazioni senza rimuovere l’impermeabilizzazione esistente. Si tratta di un grande vantaggio sia in termini di tempo – la rimozione delle vecchie guaine comporta infatti un supplemento di lavoro che va a influire sui costi – sia per quanto riguarda la produzione di materiali di risulta che devono poi essere obbligatoriamente smaltiti nelle apposite discariche. Fra le possibili soluzioni di copertura delle vecchie membrane e di rinnovamento della superficie dei tetti vengono oggi utilizzate membrane bituminose a emulsione acquosa molto elastiche, che resistono all’invecchiamento, ai cicli freddo-caldo, e si mantengono inalterate sia alle basse che alle alte temperature. In caso di membrane ardesiate, dove oltre a non dover alterare l’aspetto estetico del tetto è anche opportuno prevenire e limitare il distacco delle scaglie d’ardesia, vengono utilizzate speciali membrane liquide elastomeriche trasparenti e a base acqua (l’avanguardia tecnica nel campo delle impermeabilizzazioni ha abbandonato da tempo l’uso di solventi nelle formulazioni) che garantiscono la massima protezione per il manto bituminoso ardesiato.
Si diceva più sopra che i nuovi prodotti impermeabilizzanti non limitano la loro azione alla protezione dall’acqua e dall’umidità ma che riescono a offrire veri e propri plus prestazionali che portano vantaggi concreti all’economia degli edifici.
In caso di riparazione dei manti bituminosi sui tetti piani, svolgono un’azione “restaurativa” e protettiva alcuni prodotti, sempre a base acqua, formulati con speciali cariche e additivi che conferiscono un’alta riflettività ai raggi del sole e un’alta remissività nell’infrarosso, oltre a una eccellente resistenza al ristagno dell’acqua. Questi prodotti, mantengono le superfici dei tetti fresche anche durante i mesi più caldi, con grandi risparmio delle spese di rinfrescamento degli edifici e, dove presenti, con un notevole incremento energetico dei pannelli fotovoltaici.
Si può quindi dire che la “cultura della protezione” dei tetti piani offra specifiche soluzioni per tutte le tipologie di problemi che possono minare la perfetta impermeabilizzazione dei tetti piani. Sia in caso di posa di nuove membrane bituminose o di guaine liquide, sia in occasione di ristrutturazioni o di rifacimenti dei manti esistenti, la stessa “cultura della protezione” pone l’accento sulla preparazione dei sottofondi. I progressi tecnologici offrono oggi ai professionisti la possibilità di progettare l’impermeabilizzazione e il rifacimento delle superfici potendo scegliere soluzioni su misura e con la garanzia di un risultato sempre a regola d’arte.
Winkler Chimica: Un nuovo approccio al mondo dell’edilizia e all’impermeabilizzazione.
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