COME IMPERMEABILIZZARE E RAFFRESCARE I TETTI PIANI
I prodotti riflettenti permettono un minore assorbimento del calore solare, favorendo il condizionamento naturale degli ambienti. La moderna tecnologia offre al mercato impermeabilizzanti riflettenti dalle prestazioni eccellenti, che durano nel tempo.
Non mancano certo validi argomenti tecnici per modificare, nella sostanza, l’approccio alle problematiche nel settore dell’impermeabilizzazione dei tetti. Le aziende più all’avanguardia, quelle che investono oculatamente in ricerca e sviluppo, offrono oggi al mercato soluzioni tanto performanti quanto facili da utilizzare, prodotti e sistemi che non solo hanno rispetto per la salute dell’uomo e dell’ambiente, ma che addirittura garantiscono un percorso virtuoso in merito alla protezione delle superfici dagli agenti atmosferici in senso lato, unitamente al risparmio energetico che i prodotti e i sistemi riflettenti assicurano in termini di raffreddamento degli edifici con azioni protettive che durano nel tempo.
Un simile concentrato di qualità certificate non poteva che catturare l’attenzione dei progettisti – oggi l’impermeabilizzazione degli edifici deve essere attentamente progettata per raggiungere le performance energetiche richieste anche dalle normative – sempre più sollecitati dalla committenza a realizzare interventi davvero efficaci anche in termini di limitazione dei consumi energetici. I prodotti e i sistemi riflettenti, infatti, permettono un minore assorbimento del calore solare, favorendo così il condizionamento naturale degli ambienti sottostanti senza dover utilizzare continuativamente condizionatori e altre apparecchiature rinfrescanti, spesso energivori, sicuramente dispensatori di emissioni dannose per la qualità dell’aria.
Poiché i prodotti riflettenti non sono tutti uguali, quali sono le caratteristiche indispensabili per impermeabilizzare perfettamente i tetti piani e, al contempo, garantire una lunga durata dell’azione riflettente? Una prima considerazione oggettiva è il riferimento alle normative nazionali e internazionali che regolano la materia e che attestano l’indice di riflettanza solare. Fra i più prestigiosi istituti di verifica a livello mondiale c’è lo statunitense CRRC Rating (Cool Roof Rating Council). L’Indice SRI (Solar Reflex Index) è un valore (il punteggio è di oltre 100 per i più prestazionali) che viene attribuito tenendo conto sia della capacità del materiale di riflettere la radiazione solare, sia della capacità di emettere la radiazione solare assorbita come radiazione termica. Quindi, un prodotto che ottiene una valutazione superiore a 100 è già di per sé una garanzia di qualità.
L’obiettivo della produzione, ma anche quello della direzione dei lavori che deve scegliere i prodotti da applicare, è quindi quello di realizzare / utilizzare non solo un ottimo impermeabilizzante riflettente, ma un prodotto che mantenga nel tempo le sue caratteristiche prestazionali, conservando a lungo il caratteristico colore bianco neve, il più riflettente in assoluto, senza ingrigire rapidamente, perdendo così la forza riflettente.
Le tecnologie più all’avanguardia propongono innovativi impermeabilizzanti liquidi elastomerici di colore bianco riflettente a base acqua, di grande durabilità e resistenza, che sono in grado di abbattere fino quasi al 50% la temperatura della superficie del tetto piano. Contemporaneamente, garantiscono la perfetta resistenza al ristagno d’acqua e possono anche essere utilizzati su grandi superfici. Si tratta di soluzioni testate appositamente per la protezione di coperture fortemente irraggiate, in calcestruzzo o fibrocemento, pannelli isolanti e manti bituminosi. Il top della tecnologia offre soluzioni che garantiscono un’asciugatura molto rapida, così che la superficie possa diventare “fuori pioggia” solo dopo poche ore. Una qualità prestazionale molto gradita anche dagli operatori professionali, perché significa iniziare e terminare il lavoro in giornata, con grande risparmio nei costi di manodopera.
Sempre parlando di innovazione, sono disponibili anche impermeabilizzanti liquidi ad altissima resistenza che non contengono né acqua, né solventi. Le caratteristiche di questi prodotti, pronti all’uso, consentono applicazioni anche in condizioni estreme, come per esempio su sottofondi umidi ma anche bagnati, e ad alte e basse temperature (da 0 a 45 gradi), offrendo tempi di asciugatura molto rapidi e allungando così il calendario annuale degli interventi di impermeabilizzazione. Nonostante l’eccellente protezione delle superfici, consentono alle stesse di traspirare, garantendo contemporaneamente una eccezionale resistenza alla controspinta fino a 4 atmosfere. Questi prodotti, che spesso sono anche sistemi completi di impermeabilizzazione, sono particolarmente indicati per l’impermeabilizzazione e la protezione di pavimenti soggetti a forti sollecitazioni e a frequente calpestabilità. Nella versione in colore bianco, poi, le ottime proprietà di riflettanza li rendono indispensabili per garantire interventi a regola d’arte nelle zone particolarmente calde.
Fra i problemi principali negli interventi di impermeabilizzazione ci sono i ponti termici. Per mettere una ulteriore barriera al calore irradiato dal sole, con conseguente risparmio di energia per il condizionamento dei fabbricati e un notevole incremento energetico dei pannelli fotovoltaici, i più avanzati laboratori di ricerca e sviluppo ha creato delle speciali pitture protettive, elastomeriche e a base acqua, che oltre a essere di colore bianco riflettente resistono perfettamente al ristagno dell’acqua. Queste soluzioni trovano utilizzo negli interventi di protezione di membrane bituminose e delle coperture edili in cemento, fibrocemento, calcestruzzo, tetti metallici.
Alla base di una perfetta impermeabilizzazione che possa mantenere nel tempo una efficace riflettanza, c’è sempre una accurata manutenzione delle superfici. Il mercato offre eccellenti soluzioni anche in questo campo, con prodotti protettivi trasparenti a bassa presa di sporco che si accompagnano perfettamente con gli impermeabilizzanti d’alta gamma. La manutenzione periodica, ideale ogni due anni, con queste soluzioni favorisce una maggiore durata dell’effetto riflettente dell’impermeabilizzante che non temerà depositi di polveri e smog che nel tempo potrebbero comprometterne l’efficacia.
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